Un ateneo dalle dimensioni dell’Università di Pisa non può prescindere da una mirata politica di manutenzione e sviluppo del proprio patrimonio edilizio.
Gli edifici, soprattutto quelli di non recente costruzione, costituiscono una delle principali fonti di consumi di energia elettrica e termica in gran parte ancora provenienti da fonti fossili e quindi una delle categorie più rilevanti per quanto riguarda l’emissione di CO2 in atmosfera.
Nell’Università di Pisa è attualmente presente un sistema di raccolta dei dati energetici degli edifici (energia elettrica, gas metano e altri vettori minori) sulla base dei consumi fatturati e monitorati dagli enti distributori e raccolti dall’Energy Manager di Ateneo con il supporto del Consorzio Energia Toscana (CET). I consumi di acqua sono invece attualmente poco monitorati e necessitano di maggiore razionalizzazione.
Dal punto di vista della programmazione dei lavori di edilizia sul patrimonio universitario, col Piano di Sviluppo Edilizio e Patrimoniale (2017), l’Università di Pisa ha indicato una serie di interventi relativi alla ristrutturazione di immobili già appartenenti al proprio patrimonio e alcune nuove architetture da realizzare nei prossimi anni.
Dal punto di vista della diffusione di spazi verdi nel patrimonio di ateneo, nel 2014 è stato attivato un gruppo di lavoro per la gestione e valorizzazione degli spazi verdi dell’Ateneo, che, in particolare, si è occupato in questi anni di censire e monitorare queste aree, individuando le linee guida per la loro gestione ordinaria e straordinaria, ivi compresa la messa in sicurezza. Nel 2015 è stato stipulato un accordo di ricerca fra la società di global service che gestisce in appalto il verde pubblico a Pisa e l’Università, con il compito affidato a quest’ultima di censire il patrimonio arboreo del Comune e di valutarne le condizioni di salute.
Obiettivi:
- Realizzare un censimento dei consumi idrici di Ateneo ed una razionalizzazione delle utenze
- Automatizzare progressivamente il monitoraggio e la raccolta dati inerenti al consumo di energia termica ed elettrica degli edifici dell’Ateneo
- Migliorare le prestazioni energetiche degli edifici (nel caso di interventi sul patrimonio)
- Raggiungere di standard più elevati, così come previsto dal DM 11 Ottobre 2017 sui Criteri Ambientali Minimi (nel caso delle nuove architetture)
- Le architetture di nuove costruzioni dovranno essere NZEB (Nearly Zero Energy Building).
Azioni
- Sperimentare per tutti gli interventi edilizi sia di manutenzione che di nuova costruzione le tecnologie più innovative per l’adempimento del decreto CAM, in modo da trasformare questi interventi in cantieri-scuola (svolgendo così anche una funzione educativa);
- Monitorare costantemente i risultati raggiunti in termini di consumi. Trasferire le buone pratiche acquisite sui successivi interventi (disseminazione);
- Completare la rimozione delle barriere architettoniche già intrapresa dall’Ateneo, attraverso l’installazione di pedane trans-elevatrici o di rampe secondo i principi del Design for All , in collaborazione con l’USID (Ufficio servizi per l’integrazione di studenti con disabilità);
- Programmare una serie d’interventi di implementazione degli spazi comuni (aree ristoro, spazi verdi, spazi pavimentati, aree studio libero, aree espositive) per renderli più accoglienti e confortevoli, in modo da migliorare il benessere e la soddisfazione degli utenti;
- Informatizzare la gestione dei dati relativi ai consumi tramite software gestionali che ne consentano la rapida estrazione, elaborazione e pubblicazione;
- Introdurre in via sperimentale, presso una sede che ne consenta agevolmente l’installazione, dispositivi di monitoraggio dei consumi controllabili da remoto. Estendere tale metodologia di monitoraggio a tutte le altre sedi, dando priorità alle strutture per le quali sono già previsti interventi di ristrutturazione.