Cultura della Sostenibilità

L’Università di Pisa, in quanto ente di alta formazione, ha la capacità e le competenze per promuovere azioni volte a ridurre le disuguaglianze e a fornire a tutti pari opportunità di istruzione, promuovendo anche il dialogo con le associazioni già presenti e attive sul territorio.

Obiettivi:

  • Promozione della parità di genere
  • Promozione e sostegno della formazione di studenti provenienti da Paesi in difficoltà
  • Riduzione delle diseguaglianze, anche di quelle digitali
  • Promozione dell’accessibilità alla conoscenza
  • Promozione della ricerca e della formazione universitaria su temi specifici riguardanti la sostenibilità.

Azioni

“Università inclusiva”

  • Censimento delle associazioni e realtà di sostegno agli studenti iscritti all’Ateno pisano provenienti da Paesi in via di sviluppo e in difficoltà, e censimento delle realtà di integrazione e sostegno a studenti svantaggiati e collaborazione e cooperazione con le stesse
  • Valutazione e miglioramento DAD e progettaziono modelli di Didattica Mista per l’immediato futuro, sia per far fronte all’emergenza che per rendere più accessibile la formazione in condizioni ordinarie
  • Partecipazione al Manifesto dell’Università Inclusiva e al Progetto Corridoi Umanitari, promossi insieme all’UNHCR e Convenzione tra l’Ateneo e IOM (International Organization for Migration) per l’attuazione del Progetto “Student Mentorship: Towards an Italian Network of Inclusive Universities”, volto a supportare studenti rifugiati o con background migratorio mediante il coinvolgimento attivo di studenti dell’Università di Pisa attraverso il Dipartimento di Giurisprudenza.

“Formazione aperta sulla sostenibilità”

  • Censimento degli attuali corsi che riguardano il tema della sostenibilità e inserimento degli obiettivi dell’agenda 2030 di riferimento per ogni corso di studio.
  • Organizzazione di corsi universitari aperti anche agli ordini professionali del territorio, volti a promuovere l’aggiornamento e l’interscambio culturale sui temi della sostenibilità.
  • Istituzione di premi per tesi di laurea magistrale e tesi di dottorato innovative sui temi della sostenibilità.
  • Istituzione della “lezione zero” di 3 CFU opzionali sugli obiettivi dell’agenda 2030;
  • Proseguimento e consolidamento delle esperienze di corsi per studenti di dottorato sulla RRI;
  • Sviluppo di iniziative di sensibilizzazione e informazione sull’Open Science.

“Ricerca sostenibile”

  • Censimento e divulgazione degli attuali progetti di ricerca in corso inerenti i temi della sostenibilità , includendo l’inserimento degli obiettivi dell’agenda 2030 di riferimento per ogni prodotto scientifico;
  • Promozione di ricerca esplicitamente finalizzata a contribuire agli obiettivi di sviluppo sostenibile e dei principi della RRI
  • Promozione dell’accesso libero ai prodotti scientifici di ateneo
  • Promozione di strategie utili a disincentivare i nostri ricercatori e docenti a pubblicare in predatory journals e a partecipare a predatory conferences ed acquisizione di database ad essi relativi.
  • Istituzione di linee guida per le commissioni di ricerca di ateneo circa i predatory journals.

“Promozione, comunicazione e coinvolgimento”

  • Organizzazione, anche in collaborazione con realtà dell’associazionismo, di iniziative di comunicazione mirate a coinvolgere maggiormente sia la comunità universitaria che tutta la cittadinanza
  • Promozione dello sviluppo di progetti didattici sulla sostenibilità rivolti alle scuole
  • Coinvolgimento degli studenti in attività di comunicazione sul tema della sostenibilità
  • Organizzazione di premi e concorsi sui temi della sostenibilità
  • Cofinanziamento ad iniziative di crowdfunding per progetti di salvaguardia dell’ambiente o di promozione sociale promosse da soggetti anche esterni all’Ateneo

“Gender equality”

  • Reperimento e analisi dei dati sulle carriere nelle posizioni (a tutti i livelli e con attenzione crescente su quelle apicali) tecnico-amministrative e relative alla docenza e acquisizione del “Bilancio di Genere” su proposta del CUG.
  • Elaborazione di incentivi premiali per le strutture dipartimentali che hanno operato per il riequilibrio di genere al proprio interno.
  • Promozione dell’alternanza di genere nelle nomine delle strutture di governance dei dipartimenti e dell’Ateneo.
  • Adozione di un linguaggio rispettoso delle differenze di genere in tutti i documenti dell’Ateneo.
  • Azioni volte a coadiuvare iniziative di rimozione delle disparità di genere a tutti i livelli e di sensibilizzazione e formazione nelle strutture con evidenti anomalie.

RUS

Asvis

Runipace

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